Istituto Romano San Michele

L’importanza dell’invecchiamento attivo: il ruolo di “Un Quartier… Generale!” e “asSaporiAmo” all’Istituto Romano di San Michele

L’importanza dell’invecchiamento attivo: il ruolo di “Un Quartier… Generale!” e “asSaporiAmo” all’Istituto Romano di San Michele

L’importanza dell’invecchiamento attivo: esempi concreti all’Istituto Romano di San Michele

L’invecchiamento attivo rappresenta un approccio fondamentale per garantire agli anziani non solo una migliore qualità della vita, ma anche un coinvolgimento quotidiano nella comunità e nelle dinamiche sociali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “invecchiare attivamente” significa offrire alle persone anziane opportunità di partecipare, contribuire e mantenere un elevato grado di autonomia fisica, mentale e sociale. In questo contesto, le strutture socio-sanitarie-assistenziali svolgono un ruolo cruciale: progettare attività mirate, promuovere la socializzazione e favorire il benessere complessivo degli ospiti.
All’Istituto Romano di San Michele, con sede a Roma, l’invecchiamento attivo diventa realtà attraverso due iniziative concrete: il progetto di turismo sociale “Un Quartier… Generale!”, che prevede gite nei quartieri simbolo della Capitale (Coppedè, Garbatella e Ostiense), e il laboratorio di cucina “asSaporiAmo”, dedicato alla terza età per gli ospiti della Casa di Riposo e della RSA. Entrambe le attività si inseriscono in un piano organico volto a contrastare la solitudine, stimolare la memoria e rafforzare il senso di comunità tra gli anziani.

Che cos’è l’invecchiamento attivo e perché è strategico

L’invecchiamento attivo promuove il diritto degli anziani di:

  • Partecipare alla vita sociale riducendo l’isolamento e favorendo l’interazione con coetanei, familiari e operatori sanitari.
  • Mantenere autonomia fisica attraverso attività motorie leggere, passeggiate e visite guidate all’aperto.
  • Stimolare la mente e i sensi grazie a laboratori esperienziali (cucina, stimolazione cognitiva, musica).
  • Valorizzare la storia personale facendo emergere ricordi, competenze e storie di vita.

Il percorso di invecchiamento attivo dell’ASP San Michele si declina in progetti progettati su misura per anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti, con l’obiettivo di migliorare progressivamente il benessere psicofisico degli ospiti e rinforzare il loro ruolo all’interno della comunità.

Turismo sociale: gite a Coppedè, Garbatella e Ostiense

Il progetto “Un Quartier… Generale!” ha l’obiettivo di creare un ponte tra gli ospiti del San Michele e la città di Roma, offrendo agli anziani la possibilità di riscoprire l’ambiente urbano in compagnia di una guida turistica, dell’assistente sociale e degli operatori dell’ASP. Le prime tre uscite – nel Quartiere Coppedè, alla Garbatella e nell’area Ostiense – hanno raggiunto i seguenti risultati:

1. Quartiere Coppedè

      • Architettura liberty e fantasia attraverso visite guidate e passeggiate lungo i viali decorati da esempi di Liberty e Art Nouveau: la scoperta di palazzi, archi e torri ha stimolato la memoria visiva e il senso di meraviglia.
      • Socializzazione e convivialità con momento di ristoro in caffè accessibili e privi di barriere, condivisione di aneddoti di gioventù e scambio di ricordi legati ai luoghi.

      2. Quartiere Garbatella

        • Storia e solidarietà con visita alle tipiche “cortine” e agli spazi verdi del quartiere, raccontando le origini popolari e i valori di cooperazione che ne hanno segnato la nascita.
        • Esperienza condivisa con sosta in locale privo di barriere architettoniche, con stimoli per la memoria emotiva: gli anziani hanno ripercorso storie familiari e vicende personali legate alla Garbatella.

        3. Quartiere Ostiense

          • Riqualificazione urbana e arte contemporanea con l’esplorazione dei grandi murales, delle ex-fabbriche trasformate in gallerie d’arte e degli spazi verdi recuperati, stimolando curiosità e riflessioni sul cambiamento urbano.
          • Inclusione e benessere con pausa conviviale in osteria senza barriere; l’esperienza all’aperto ha favorito il rilassamento psicofisico e rafforzato il legame con lo staff.

          In ciascuna di queste tappe, l’atmosfera di gruppo e la supervisione dell’Assistente Sociale hanno favorito un clima di condivisione, riducendo la percezione di solitudine e stimolando il confronto di esperienze.

          “asSaporiAmo”: laboratorio di cucina per gli ospiti del San Michele

          Parallelamente alle gite, l’Istituto Romano di San Michele propone il laboratorio “asSporiAmo”, dedicato agli ospiti della Casa di Riposo e della RSA. Attraverso la preparazione di piatti della tradizione locale e ricette della memoria, il progetto si propone di:

          • Stimolare la memoria sensoriale: la selezione di ingredienti semplici e familiari richiama ricordi personali, favorendo la conversazione e il racconto di esperienze di vita.
          • Favorire la socializzazione: in un ambiente protetto e accessibile, i partecipanti lavorano insieme, condividono i gesti della cucina e si confrontano sulle proprie abitudini alimentari.
          • Valorizzare la creatività: ogni anziano è incoraggiato a proporre piatti, raccontare storie legate al cibo di famiglia e contribuire a un ricettario collettivo che diventerà patrimonio delle strutture residenziali dell’ASP.
          • Migliorare il benessere emotivo: cucinare a piccoli gruppi riduce livelli di ansia, stimola la fiducia in sé e offre un momento di gratificazione personale.

          Il laboratorio “asSaporiAmo” si inserisce in una strategia più ampia, volta a fornire stimolazione cognitiva, coinvolgimento emotivo e opportunità di espressione, con ricadute positive sulla qualità di vita degli anziani.

          Benefici documentati e prospettive future

          I primi feedback raccolti presso l’IRS San Michele indicano:

          • Aumento della partecipazione: gli anziani coinvolti nelle gite e nel laboratorio mostrano maggiore coinvolgimento nelle attività quotidiane della struttura.
          • Miglioramento dell’umore: la scoperta di nuovi luoghi e la convivialità in cucina riducono i sintomi di ansia e abbassano i livelli di stress.
          • Stimolazione della memoria: passeggiate culturali e stimoli sensoriali legati al cibo rafforzano la memoria episodica, con ricadute positive sulla sfera cognitiva.
          • Rafforzamento del senso di comunità: la condivisione di esperienze “fuori porta” e in laboratorio crea legami più stretti tra residenti e operatori, contrastando la chiusura in sé stessi.

          Grazie a questi primi successi, l’Istituto Romano di San Michele proseguirà le gite fino a novembre 2025, includendo nuove tappe e momenti di approfondimento sui quartieri romani. Inoltre, “asSaporiAmo” verrà ampliato con nuove ricette ed esperienze per rendere sempre più ricca l’offerta di invecchiamento attivo.

          Conclusioni

          L’invecchiamento attivo, declinato attraverso il turismo sociale e i laboratori esperienziali, si conferma strategico per migliorare il benessere psicofisico e la qualità di vita degli anziani. I progetti “Un Quartier… Generale!” e “asSaporiAmo” dimostrano come, unendo momenti all’aperto, stimoli culturali e attività pratiche, si possano creare occasioni concrete di socializzazione, rinforzo della memoria e valorizzazione delle competenze individuali.
          Per saperne di più sulle attività dell’Istituto Romano di San Michele:

          Articoli correlati

          Indice Articolo