Ridurre lo stress negli anziani grazie alla realtà virtuale: è questo l’obiettivo del progetto “Oltre il Tempo”, promosso da NAMO APS e attivato a gennaio 2025 presso la RSA dell’Istituto Romano San Michele.
L’iniziativa, pionieristica nel suo genere, ha offerto agli ospiti affetti da patologie croniche la possibilità di viaggiare con la mente grazie alla realtà virtuale immersiva, esplorando paesaggi naturali, città d’arte e musei… senza mai lasciare la propria stanza.
Come funziona “Oltre il Tempo”: il protocollo VR per il benessere psico-emotivo degli anziani

Le sedute VR si sono svolte nell’Area Riabilitativa dell’Istituto, in uno spazio protetto e silenzioso, e hanno seguito un protocollo preciso:
- Una sessione individuale a settimana per ogni partecipante;
- Contenuti rilassanti e immersivi, come spiagge al tramonto, boschi e acquari, con semplici interazioni per stimolare il senso di controllo e autoefficacia;
- Misurazione del benessere tramite il Distress Thermometer (DT) compilato prima e dopo ogni sessione;
- Osservazioni cliniche qualitative annotate dalla psicologa, che ha raccolto anche commenti spontanei legati a emozioni, ricordi o sensazioni fisiche;
- Analisi mensile dei dati, integrando le variazioni numeriche con le valutazioni psicologiche e cliniche.
I risultati: -47% di distress già dalla prima esposizione VR

I dati emersi sono incoraggianti: i partecipanti hanno riportato una riduzione media del 47% del distress percepito, già dalla prima seduta di realtà virtuale, con un miglioramento mantenuto anche nei cicli successivi.
Conclusioni e prospettive future

Il progetto “Oltre il Tempo” ha dimostrato come la realtà virtuale possa essere uno strumento efficace, sicuro e ben accettato nella cura degli anziani con patologie croniche.
L’integrazione tra misurazioni oggettive e osservazioni cliniche conferma un miglioramento significativo del benessere psico-emotivo, senza effetti collaterali e con un’adesione superiore alle aspettative.
Prossimo obiettivo? Estendere l’iniziativa ad altri contesti sociosanitari e sviluppare studi clinici controllati su larga scala, monitorando anche indicatori a lungo termine come ansia, depressione e qualità del sonno.